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L'auto di Luigi Scolma è stata ritrovata nei pressi dei binari
CAPRANICA - Una drammatica scoperta ha scosso la mattina di ieri lungo la linea ferroviaria Roma-Viterbo. Il corpo di Luigi Scolma, 48 anni, originario di Formia, è stato ritrovato senza vita tra i binari al chilometro 60, nel tratto tra Oriolo Romano e Capranica.
L’allarme è scattato intorno alle ore 9 di lunedì mattina, quando i soccorritori hanno rinvenuto il corpo dell’uomo, completamente smembrato. Sul posto sono intervenuti polizia ferroviaria e scientifica, mentre la circolazione dei treni è stata sospesa per diverse ore per consentire i rilievi da parte dell’autorità giudiziaria.
Nei pressi dei binari è stata trovata anche l’auto della vittima, elemento che gli investigatori stanno valutando attentamente per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Al momento, nessuna ipotesi viene esclusa, inclusa quella di un gesto volontario.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di chiarire le cause della tragedia e le circostanze esatte della morte del 48enne, mentre la comunità resta sotto shock per l’accaduto.
Tarquinia, inaugurata la nuova sede dei Servizi Demografici
TARQUINIA - È stata inaugurata lo scorso 6 ottobre la nuova sede del Settore 11° – Servizi demografici ed elettorali, stato civile, leva militare e servizio statistico del Comune di Tarquinia, in via Giuseppe Garibaldi 23/A.
Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Francesco Sposetti, gli assessori Sara Corridoni, Enrico Leoni e Andrea Andreani, il presidente del consiglio comunale Alberto Blasi, e le consigliere Tiziana Castignani e Alice Battellocchi.
I nuovi locali, moderni, funzionali e situati a livello della strada, garantiscono un accesso più agevole anche alle persone con disabilità, migliorando così la fruibilità e l’accoglienza dei cittadini.
Un intervento che si inserisce nel percorso di riorganizzazione e ammodernamento dei servizi comunali, con l’obiettivo di rendere l’amministrazione più efficiente, rapida e vicina alle esigenze del territorio.
“Il Comune di Tarquinia – ha dichiarato il sindaco Francesco Sposetti – compie un ulteriore passo avanti verso un’amministrazione più accessibile, moderna e attenta ai bisogni di tutti i cittadini.”
Gli uffici saranno aperti al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, e il martedì e giovedì dalle 15 alle 17, offrendo così un servizio più comodo e organizzato per la comunità.
Mela 2025, un successo di solidarietà e cuore
VITERBO - A nome mio e di tutta la Sezione Provinciale di Viterbo, desidero esprimere il nostro più sincero ringraziamento per il prezioso contributo fornito durante la raccolta fondi “Mela 2025”. Il tuo impegno e la tua dedizione hanno fatto una differenza tangibile, e senza il tuo aiuto non saremmo riusciti a raggiungere i risultati straordinari che abbiamo ottenuto.
Grazie al tuo tempo, alla tua energia e alla tua passione, siamo riusciti non solo a raccogliere fondi fondamentali per sostenere le nostre attività di ricerca, ma anche a sensibilizzare molte persone sulla nostra causa.
La tua partecipazione attiva è forse partita da una piazza, da un gruppo di amici o da colleghi che hai coinvolto, ma è andata ben oltre: è arrivata alla vita delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate, e questo fa davvero la differenza.
Il lavoro che svolgiamo non sarebbe possibile senza volontari come te, e siamo profondamente grati per il tuo supporto.
Siamo certi che continuerai a far parte della nostra comunità, condividendo con noi questo percorso di solidarietà, speranza e cambiamento.
Il Presidente provinciale Il referente raccolta fondi AISM Viterbo
FrancoArgiento Andrea Pasquali
Caccia al cinghiale, squadre esasperate: Lennesima farsa burocratica
VITERBO - Alla vigilia dell’apertura della caccia al cinghiale, anche quest’anno le squadre si ritrovano a fare i conti con l’ennesimo pasticcio burocratico. Con un comunicato datato 3 ottobre – a caccia già iniziata – la Regione Lazio ha informato i gruppi venatori delle nuove disposizioni trasmesse dai servizi veterinari il giorno precedente, riguardanti la consegna dei campioni di diaframma e lingua per la ricerca della trichinella.
La novità, che ha lasciato basiti molti cacciatori, prevede l’obbligo di apporre una fascetta identificativa sul capo abbattuto, da inserire poi nella busta contenente il campione. “Ma a quale fine?”, si chiedono in molti. Una prassi che sembra poco applicabile, considerato che la carne del cinghiale viene tradizionalmente suddivisa tra i partecipanti alla battuta di caccia lo stesso giorno, rendendo impossibile risalire al singolo animale.
La ASL, dal canto suo, ha chiarito che ogni cacciatore dovrebbe dichiarare la destinazione della propria “parte” poiché non può utilizzare in autoconsumo più di quattro cinghiali l’anno. Una risposta che ha suscitato sconcerto tra le squadre: “È un’invenzione – protestano –. Non esiste alcuna legge o regolamento, né regionale né nazionale, che imponga un simile limite”.
L’accusa è chiara: “Si tratta di un eccesso di burocrazia che oltrepassa le competenze della ASL e mina i diritti dei cacciatori, che sono regolarmente autorizzati e in regola con le concessioni”.
Nel mirino anche l’obbligo di inserire la fascetta – che per norma (DGR 460/2018) dovrebbe essere applicata all’orecchio sinistro dell’animale – all’interno della busta con i campioni destinati all’analisi. “Basterebbe una semplice etichetta o un pennarello – spiegano – per identificare i prelievi”.
E ancora: “Assurdo chiedere l’elenco dei cacciatori che ritirano la carne a fine battuta, quando i registri di caccia contengono già tutti i dati necessari. E assurdo porre limiti inesistenti all’autoconsumo, inventando numeri e norme dal nulla”.
Dietro l’irritazione c’è il senso di una categoria che si sente sempre più penalizzata, pur ricordando il proprio ruolo di presidio attivo sul territorio. “Se si volesse davvero combattere il mercato nero della carne – aggiungono – basterebbe controllare la provenienza dei prodotti nei frigoriferi dei ristoranti. È lì che nasce l’illegalità, spesso legata al bracconaggio, non certo alle squadre organizzate e censite che rispettano le regole”.
La chiusura è amara ma ferma: “L’ennesima farsa è andata in scena, e come sempre, a pagare il biglietto sono i cacciatori. Ma noi restiamo fiduciosi: ci auguriamo che chi di dovere inizi finalmente a operare con competenza, lasciando da parte gli interessi politici e ascoltando chi conosce davvero il territorio”.
Milioni in arrivo per scuole, sport e città: maxi piano opere pubbliche 20252027 presentato in ...
VITERBO – Una seduta cruciale quella che si è tenuta ieri mattina, martedì 7 ottobre, nella sala consiliare di Palazzo dei Priori. La Seconda Commissione Consiliare del Comune di Viterbo si è riunita per discutere due punti cardine che definiranno il futuro finanziario e infrastrutturale della città: l’approvazione del bilancio consolidato 2024 e l’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche 2025–2027.
E proprio il secondo punto all’ordine del giorno ha catalizzato l’attenzione: un piano corposo e ambizioso di interventi strutturali e di riqualificazione urbana che mira a migliorare la vivibilità, la sicurezza e l’immagine di Viterbo.
Tra i progetti più rilevanti spicca il rifacimento del muro di contenimento sotto il ristorante “Il Pero”, con un investimento di 1 milione e 75 mila euro, simbolo dell’impegno dell’amministrazione per la sicurezza urbana e la tutela delle infrastrutture.
Ampio spazio anche all’edilizia scolastica: previsti interventi sugli asili nido di Santa Maria Volturno, ex Omni e Santa Barbara, strutture fondamentali per le famiglie e per la crescita dei più piccoli.
Il piano tocca anche il cuore sportivo della città. Previsti lavori di riqualificazione per il campo di Pianoscarano, dove la storica pozzolana lascerà il posto a un moderno manto sintetico, e un doppio intervento sulla struttura del Barco Murialdina. Nel 2026 si aggiungeranno ulteriori lavori su altri impianti sportivi, a conferma di una visione che guarda allo sport come elemento di comunità e inclusione.
Sul fronte del patrimonio storico, l’amministrazione conferma un impegno deciso per la tutela dei luoghi simbolo di Viterbo: 497 mila euro per la chiesa di Santa Giacinta Marescotti e 1 milione di euro per il monastero di Santa Rosa, cuore identitario della città.
Non mancano poi interventi sulla viabilità: in arrivo una nuova rotonda a Colle Verde, finanziata con 570 mila euro, per migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico in una delle zone più frequentate.
Il 2025 sarà inoltre l’anno del restauro della facciata di Palazzo dei Priori, con un investimento di 1 milione e 290 mila euro, intervento che ridarà splendore alla sede storica dell’amministrazione comunale e simbolo della Viterbo istituzionale.
Un programma ambizioso, quello approvato in Commissione, che mette al centro scuola, sport, sicurezza e cultura.
Un segnale forte della volontà di investire sul futuro, migliorando la qualità della vita dei cittadini e valorizzando al tempo stesso la storia e l’identità della città dei papi.
Le prossime settimane saranno decisive per l’approvazione definitiva del piano, ma una cosa è certa: Viterbo è pronta a voltare pagina e a scrivere un nuovo capitolo fatto di progetti concreti e di rinascita urbana.
VisitTuscia Expo 2025: turismo sostenibile e identità locale al centro delleducational tour
VITERBO - Ai fini della promozione turistica e commerciale del territorio e in linea con le strategie delineate dal Documento Strategico di Programmazione (DSP) 2023-2028 e dal Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2025-2027), che pongono al centro la promozione del Turismo sostenibile, la valorizzazione delle eccellenze locali e il rafforzamento dell’attrattività regionale, VisitTuscia Expo promuove dal 23 al 26 ottobre, un educational tour e un workshop B2B riservato ad operatori e media del settore.
L’iniziativa, grazie alla combinazione di momenti promo-commerciali e di esplorazione diretta del territorio, si propone di rafforzare l’identità turistica della Tuscia e di consolidare nuove dinamiche di sviluppo economico e culturale per l’intera area.
I centri interessati all’iniziativa sono Marta, Bassano in Teverina, Castiglione in Teverina, Canino, Viterbo e Orte.In ognuno di essi si andrà alla scoperta di specifiche vocazioni produttive, come ad esempio, le antiche tecniche di pesca a Marta, la lavorazione della ceramica speziale a Viterbo, la tradizione olearia di Canino o il patrimonio vitivinicolo di Castiglione in Teverina, ma anche la rigenerazione urbana di Bassano in Teverina o il progetto di albergo diffuso a Marta o, infine, le eccellenze enogastronomiche di Orte. Determinante sarà l’incontro con artigiani, produttori e realtà associative che permettono di trasmettere il patrimonio culturale alle nuove generazioni e ai visitatori, rafforzando il legame tra comunità e territorio. Così come determinante sarà il coinvolgimento delle reti d’impresa e delle comunità locali che garantiscono la continuità delle tradizioni, stimolando una partecipazione attiva alla valorizzazione del territorio.
“Con questa iniziativa, ha dichiarato Vincenzo Peparello, presidente DMO ExpoTuscia, vogliamo promuovere un nuovo modello di sviluppo partecipativo che coinvolge attivamente comunità locali, piccole imprese e artigiani, offrendo loroopportunità di crescita soprattutto per quelle categorie spesso escluse dai circuiti turistici tradizionali. L’evento punta a valorizzare il lavoro delle reti d’impresa locali, garantendo una redistribuzione equa delle opportunità economiche del territorio. Inoltre sono previsti momenti di scambio intergenerazionale, come laboratori didattici sulla ceramica e sulla lavorazione dell’olio, in cui gli anziani del territorio trasmettono il proprio sapere ai giovani e ai visitatori. La valorizzazione delle tradizioni locali, inoltre, rafforza l’inclusione culturale e sociale, contribuendo apreservare l’identità del territorio e a renderlo più attrattivo per diverse fasce di pubblico”.
Barbarano Romano, chiude la mensa interna della scuola dellinfanzia: cresce la protesta dei ...
BARBARANO ROMANO - La chiusura della mensa interna della scuola dell’infanzia di Barbarano Romano ha acceso un vivace dibattito in paese. Dopo oltre vent’anni di servizio con pasti freschi preparati quotidianamente nella cucina della scuola, il Comune ha deciso di affidare la ristorazione a una ditta esterna, che fornirà i pasti già confezionati e trasportati da un altro Comune.
La scelta, motivata con la necessità di ridurre i costi di gestione, ha suscitato la delusione e la protesta di molti genitori, che apprezzavano la qualità e l’attenzione nutrizionale del servizio interno.
Durante un incontro pubblico, il sindaco aveva annunciato l’intenzione di sostenere economicamente la mensa comunale per garantirne la continuità, ma – secondo quanto riferiscono alcune famiglie – il contributo promesso non è stato stanziato. Si tratterebbe, dicono, di una somma contenuta, circa seimila euro l’anno, che avrebbe permesso di mantenere la cucina attiva.
«Questa decisione penalizza le famiglie e, soprattutto, i bambini – afferma un genitore –. La mensa interna non è solo un servizio, ma un momento educativo e di crescita. Investire sulla qualità dell’alimentazione scolastica significa investire sul futuro della comunità».
Tra le preoccupazioni espresse anche quella che la scelta dei pasti preparati altrove possa, in prospettiva, incidere negativamente sul numero degli iscritti, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza della scuola dell’infanzia di Barbarano Romano.
SuperEnalotto: centrato un “5” da oltre 84mila euro a Montefiascone
Lazio, Unindustria lancia la sfida: Piano industriale per crescere e attrarre investimenti
(Roma – L’assemblea generale di Unindustria 2025 – Domenico Merlani e Andrea Belli)
VITERBO - Si è svolta oggi al Palazzo dei Congressi di Roma l’Assemblea generale di Unindustria, l’Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma e del Lazio, presieduta da Giuseppe Biazzo. Alla platea di oltre 1200 tra imprenditori, manager e rappresentanti delle istituzioni hanno preso parte il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che ha concluso i lavori.
Tra gli ospiti anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, protagonisti di un talk moderato dalla giornalista Rai Tg1 Laura Chimenti.
(Roma – L’assemblea generale di Unindustria 2025 – Il presidente Giuseppe Biazzo)
Al centro dei dibattiti la competitività dei territori, lo sviluppo regionale e la strategia industriale europea, con focus su innovazione, semplificazione burocratica, lavoro e produttività. “Il Lazio deve rafforzare la sua identità industriale, attrarre investimenti internazionali e ridurre gli ostacoli che frenano le imprese”, ha sottolineato Biazzo, illustrando un piano basato su obiettivi concreti e misurabili.
Il presidente ha evidenziato la necessità di riequilibrare il peso tra manifattura e servizi avanzati: “Aziende più grandi producono più valore, pagano stipendi più alti e investono in innovazione. Le nostre proposte, definite ‘attivatori’, sono leve trasversali per tutti i settori. Insieme a istituzioni e parti sociali, possiamo fare del Lazio una delle migliori regioni industriali d’Europa”.
Ampio spazio anche alla Tuscia, definita “culla del Made in” da Biazzo. Tra le priorità: ridurre il costo dell’energia, approvare finalmente la Zona Logistica Semplificata (ZLS) e potenziare il ruolo del Consorzio industriale, includendo aree strategiche come Civitavecchia, Santa Palomba, la Tiburtina e i poli del Viterbese.
Infine, il tema delle infrastrutture: la Frosinone-Latina, la Orte-Civitavecchia, la Salaria, la Cassia, la Roma-Latina, la Cisterna-Valmontone e la Sora-Cassino-Gaeta, insieme alla Tav nel basso Lazio, devono essere integrate in un unico masterplan per ridisegnare la geografia economica e sociale della regione.
A Viterbo torna CioccoTuscia: due weekend da leccarsi le dita
VITERBO - Sedicesima edizione e capacità di rinnovarsi per CioccoTuscia, il festival del cioccolato e delle eccellenze dolciarie che, da sabato 11 ottobre, torna a Viterbo. Per due weekend consecutivi piazza di San Lorenzo e il quartiere medievale diverranno quindi palcoscenico di sapori, arte e storia.
“Non è un’organizzazione semplice – spiega la sindaca, Chiara Frontini – ma fa sempre piacere avere in città persone che con efficienza riescono a creare eventi capaci di valorizzare Viterbo e il suo centro storico”.
L’evento, nato con un target locale, oggi ha assunto una valenza nazionale. Lo ricorda Marco Nunzi, consigliere per lo sviluppo economico “CioccoTuscia richiama visitatori da tutta Italia e fa crescere non solo il festival, ma anche la città. Il segreto è fare rete, unendo maestri cioccolatieri, pasticceri e artigiani per promuovere Viterbo”.
(da sinistra, Andrea Sorrenti e Chiara Frontini)
Tre le aree tematiche del festival: le Scuderie di Palazzo dei Papi ospiteranno gli artigiani del cioccolato, mentre nella Sala Piccola spazio a chicche come miele, nocciole e prodotti tipici. All’esterno, street food e spettacoli; la Sala Alessandro IX invece accoglierà laboratori per bambini, dedicati ad Harry Potter e Masha e Orso.
Tra le novità di quest’anno, la presentazione in anteprima nazionale del nuovo romanzo di Catena Fiorello Galeano, domenica 12 ottobre. Sabato 18 ottobre invece la presentazione del libro “I sogni di Maira, racconti al cioccolato”. “Ci lavoriamo tutto l’anno – racconta l’organizzatore, Andrea Sorrenti – e quando vediamo il successo di pubblico, capiamo che i nostri sforzi vengono ripagati”.
Per l’assessore dedito alla promozione e valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale, Katia Scardozzi, l’evento “è ormai radicato nella storia della Tuscia e contribuisce a rinnovare il volto della città, richiamando golosi e non soloi da ogni parte d’Italia”.
Anche per quest’anno, a sostegno del festival c’è CNA, cosi la città si prepara nuovamente a vivere giorni all’insegna del buon gusto, tra passato e futuro, cultura e serenità.
Sport e inclusione, la sindaca Frontini: “Accessibilità e qualità degli spazi urbani per una Viterbo alla portata di tutti”
Castel Sant'Elia, riapre a doppio senso la Provinciale 77 'Castellese'
CASTEL SANT'ELIA - Dopo anni di interventi, chiusure, sensi unici alternati e disagi quotidiani, arriva finalmente una buona notizia per Castel Sant’Elia e tutto il distretto ceramico: la strada provinciale 77 è pronta a riaprire a doppio senso di marcia. Con gli ultimi lavori sulla carreggiata e l'asfaltatura finale, la 'Castellese' da oggi è di nuovo agibile per studenti, lavoratori e semplici cittadini che ogni giorno utilizzano quell’arteria come collegamento essenziale con Civita Castellana e con le zone produttive limitrofe.
Il sindaco Vincenzo Girolami, dopo un sopralluogo personale e un confronto con il presidente della provincia di Viterbo Alessandro Romoli, ha confermato che i lavori di messa in sicurezza e consolidamento della scarpata si sono conclusi. La storia della 'Castellese' parte da lontano. Sei anni fa venne chiusa a causa di un cedimento della carreggiata. Negli anni si sono susseguiti lavori di ripristino al termine dei quali si è proceduto con installazione di pali interrati lungo il fronte stradale a bordo della scarpata e successiva installazione del guard rail. Lo scorso 22 settembre l'ultima tranche di lavori ha permesso la riapertura della strada, prevista per oggi mercoledì 8 ottobre a partire dalle 9.
La Sp 77, per troppo tempo condizionata da cantieri infiniti e deviazioni provvisorie, torna finalmente pienamente fruibile, risolvendo un nodo cruciale della viabilità locale e restituendo dignità a un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dell’intero comprensorio.
'Come primo cittadino che ha seguito passo dopo passo l' iter della sistemazione dei lavori - ha commentato Girolami - provo molta soddisfazione per la completa riapertura della 'Castellese'. Da oggi i residenti, le attività produttive, industriali, artigianali, turistico ricettive e di ristorazione potranno, finalmente, tornare a riutilizzare nella normalità di transito veicolare questa importante arteria di collegamento, con conseguente maggiore impatto e ricadute positive sulla economia locale.
Il ripristino della regolare viabilità comporterà di certo anche un miglioramento dell'accessibilità e della visibilità del nostro meraviglioso territorio carico di notevole interesse naturalitico- ambientale e con molte evidenze storico artistiche e monumentali. Inoltre, la riattivazione della strada provinciale favorirà per noi castellesi anche un diretto collegamento con l' ospedale Andosilla di Civita Castellana a vantaggio della cura e della prevenzione della nostra salute.
Un momento molto atteso che, per noi che viviamo quotidianamente il territorio, si traduce in maggiore attrattiva del paese e migliore qualità della vita per le famiglie residenti, per gli imprenditori industriali, commerciali e per visitatori e turisti. La nostra speranza è che in futuro la Provincia, che ringraziamo per la spesa dei lavori investita, possa completare la pavimentazione stradale insieme alla segnaletica e al taglio della vegetazione laterale infestante, così da garantire un maggiore livello di sicurezza e di percorribilità all' importante arteria di collegamento'.
Castel Sant’Elia, riapre la Strada Provinciale 77: viabilità ripristinata con limite di velocità a 30 km/h
Montalto di Castro, interruzione dell’energia elettrica venerdì 10 ottobre 2025 per lavori di manutenzione
Capranica, interruzione del flusso idrico in via Gramsci e zone limitrofe
Nepi, Consorzio T.I.NE.R.I.: due nuovi avvisi pubblici per servizi sociali e progetti di inclusione
Presentazione del libro 'Heinz Inlander. Il pittore perduto' di Ron Burnett
VITERBO - La Fondazione Carivit ospita, con il patrocinio della stessa, la presentazione del libro Heinz Inlander. Il pittore perduto di Ron Burnett, a cura di Maria Gabriella Quercia, pubblicato da Davide Ghaleb Editore.
L'evento si terrà venerdì 10 ottobre 2025 alle ore 16 presso la Sala delle Assemblee di Palazzo Brugiotti (Via Cavour 67, Viterbo).
L'incontro, condotto da Natalia Tulli, sarà arricchito dalle letture di Michelangelo Gregori. Saranno presenti l'autore e la curatrice.
Il volume racconta la vicenda del pittore Heinz Inlander e della sua famiglia, costretti a fuggire da Vienna alla vigilia dell'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista, negli anni Trenta, alle soglie della Seconda Guerra Mondiale.
Attraverso una prosa stratificata e ricca di sfumature, Ron Burnett intreccia narrativa, finzione e riflessione per delineare l'evoluzione di Inlander: da giovane rifugiato a pittore affermato negli anni Cinquanta e Sessanta. Ne emerge una storia intima di guerra e perdita, ma anche di rinascita, vissuta tra l'Italia e l'Inghilterra.
Ron Burnett, studioso di fama internazionale e già Presidente della Emily Carr University of Art and Design, è autore di numerosi saggi e libri sull'arte e sulla cultura dei media, insignito di prestigiosi riconoscimenti tra cui l'Order of Canada e l'Ordre des Arts et des Lettres.
Il Sindaco Pasquali: “La grandezza della comunità di Vejano in un gesto di solidarietà”
LA FAMIGLIA CAVETANI
A Soriano nel Cimino la 58ª edizione della Sagra delle Castagne
SORIANO NEL CIMINO - Soriano nel Cimino è pronto a brillare con la 58ª edizione della Sagra delle Castagne, in programma dal 3 al 19 ottobre 2025. Un evento che ogni anno trasforma questo borgo della Tuscia viterbese in un set a cielo aperto, tra tamburi, costumi medievali e soprattutto… profumo di castagne che ti insegue per tutto il paese.
Qui non si parla di una semplice festa, ma di una doppia anima irresistibile: da un lato la rievocazione storica, con cortei in costume, musici, sbandieratori, spadaccini e falconieri che ti catapultano dritto nel Medioevo; dall’altro la festa gastronomica, con taverne pronte a viziare ogni palato e a trasformare la castagna nella regina incontrastata dell’autunno.
Il programma è un vero e proprio tour de force di emozioni: dalla benedizione e investitura di arcieri e cavalieri, al Palio delle Contrade (5 ottobre), fino al maestoso Corteo Storico “Soriano e i suoi rioni” (12 ottobre). Attesissima la nuova rievocazione “Soriano tra storia e leggenda” (11 ottobre), con il tema “Terre Nostre Suriani: Annales 1279-1489”, che vedrà la partecipazione come attore di Gianluca Foresi, volto noto delle più importanti rievocazioni italiane. E non finisce qui: i Giochi Popolari (18 ottobre), il Premio Nazionale del Libro Storico “Fidelitas” e la 45ª edizione del Premio “Vojola d’Oro” faranno da ciliegina sulla torta (o meglio… da ricciolo sulla caldarrosta).
Non mancano mostre, conferenze e visite guidate per chi ama la cultura, mentre le vie del borgo medievale si accendono con mercatini di artigianato, antiquariato e vintage. E sì, alla fine arriva sempre il momento più atteso: la grande degustazione di caldarroste in piazza.
Capitolo a parte per la gastronomia, che qui gioca in casa. Le quattro taverne sono veri templi del gusto:
• Alla Taverna dell’Orso vi aspettano trofie alla gricia, minestra di ceci e castagne, spezzatino di manzo con castagne, rotolo con marmellata di castagne e polenta al ragù di cinghiale con ricotta salata.
• La Taverna delle Acque è un trionfo di gnocchi “co’i ferro” al ragù, polenta al cinghiale, pappardelle al cinghiale e al ragù, minestra di ceci e castagne, lombrichelli della Strega, spezzatino di cinghiale in salmì, più braciole e salsicce.
• Nella Taverna del Drago il menù è da battaglia: gnocchi co’i ferro, polenta con salsiccia servita su tagliere di legno, minestra di ceci e castagne, gnocchetti alla Sangiorgese e spezzatino di cinghiale.
• Infine, la Taverna della Vecchietta vizia con strozzapreti alla trinitina, gnocchi co’i ferro, zuppa della vecchietta, polenta di Sant’Agostino e rotolo di castagne.
Un’offerta da veri campioni del gusto, dove ogni piatto racconta la tradizione e ogni boccone è una carezza d’autunno.
La Sagra delle Castagne non è solo una festa: è il biglietto da visita di Soriano nel Cimino, un evento che attira migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero. Ormai è riconosciuta come una delle manifestazioni storiche più importanti del Centro Italia, e quest’anno promette di stupire ancora di più, tra cultura, spettacolo, tradizione e tavole imbandite.