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''Nocciole, pronti a finanziare il raddoppio dei lanci di vespa samurai''
CAPRAROLA - Stelliferi & Viconuts, con le cooperative associate, è pronta a contribuire autonomamente per potenziare i siti di lancio della vespa samurai nei noccioleti dei Monti Cimini, allo scopo di proseguire nel modo più efficace possibile la lotta biologica alla cimice asiatica. La proposta formale è stata presentata nell'incontro di lunedì in Regione Lazio in cui si è discusso della richiesta di stato di calamità da parte delle op (organizzazioni di produttori).
Allo stato attuale, la Regione ha finanziato circa 50 siti di rilascio della vespa samurai (Trissolcus japonicus), che rappresenta l'unico antidoto funzionante a lungo termine alla cimice che colpisce le coltivazioni di nocciole. Una quantità già estesa quest'anno, grazie anche al sollecito delle op.
''Tuttavia le esperienze di altre regioni, come l'Emilia-Romagna - sottolinea Gianluca Santinelli, agronomo di C.p.n. (Cooperativa produttori nocciole), tra le organizzazioni aderenti - dimostra che tale numero di siti è insufficiente per un'efficace diffusione dell'insetto antagonista e quindi per un reale contenimento della cimice asiatica''.
L'obiettivo della proposta di Stelliferi & Viconuts è raddoppiare i siti di lancio della vespa samurai (i quali devono ottenere l'autorizzazione di Ministero dell'Agricoltura e della Regione), portandoli almeno a 100 già a partire dalla prossima stagione, e sostenendo direttamente i costi, stimati in circa 35-40mila euro annui per almeno tre anni. Si richiede dunque alla Regione Lazio il via libera formale a procedere nel rispetto dei protocolli ufficiali, con il coordinamento del Servizio fitosanitario e degli enti di ricerca coinvolti, tra cui Enea e Crea.
''Negli ultimi anni - aggiunge Santinelli - i danni provocati dalla cimice asiatica hanno contribuito in maniera determinante alla crisi produttiva del comparto e la lotta biologica rappresenta oggi l'unica strategia sostenibile a lungo termine. In una fase di emergenza, caratterizzata dalla richiesta dello stato di calamità naturale per la campagna 2025, non basta più sollecitare interventi istituzionali, ma è necessario proporre soluzioni concrete agendo con risorse proprie, nell'osservanza delle normative vigenti, per tutelare l'area corilicola del Lazio da quella che da tempo costituisce una minaccia per il nostro comprensorio e, di riflesso, per tutta l'economia della Tuscia. Nell'incontro di oggi (ieri ndr.) accanto a questa iniziativa è arrivata anche un importante risultato istituzionale. Grazie al lavoro della C.p.n., la Regione Lazio ha ufficialmente dichiarato che dal 1° gennaio 2026 partiranno gli aiuti destinati alle aziende che aderiscono alla produzione integrata. Un traguardo che rappresenta un ulteriore passo a sostegno delle imprese agricole, orientandole verso modelli più sostenibili e competitivi''.
Palazzo Gallo, ultimi due mesi di lavori
VITERBO – Palazzo Gallo di Bagnaia si prepara all’ultimo miglio. Dopo una lunga sequenza di rinvii e proroghe, l’ex sede del Comune di Bagnaia – oggi destinata ad accogliere il conservatorio musicale di Terni – vede finalmente la conclusione dei lavori di restauro.
La storia parte il 25 gennaio 2024, con una data di chiusura prevista per luglio dello stesso anno. Da allora, però, il cantiere ha conosciuto un continuo cambio di programmi e deroghe che hanno lasciato perplessi i residenti, spesso convinti che il traguardo fosse ancora lontano.
Per fare chiarezza è l’assessore alla qualità degli spazi urbani, Emanuele Aronne “I lavori previsti da capitolato sono stati rispettati nei tempi. Siamo andati oltre solo perché, come spesso accade, abbiamo attivato una perizia di variante per reinvestire i ribassi d’asta e le economie maturate in corso d’opera. La Soprintendenza ha i suoi tempi per dare i pareri, e questo ha allungato un po’ la procedura. Ma non si tratta di ritardi: anzi, siamo nei tempi rispetto alla scadenza fissata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri”.
La variante, spiega l’assessore, consente di finanziare ulteriori interventi e sfruttare fino in fondo le risorse disponibili. Una fase conclusiva, dunque, che dovrebbe richiedere non più di un paio di mesi. “È questione di poco” assicura Aronne “e il palazzo potrà finalmente essere consegnato alla sua nuova funzione”.
Cersaie 2025, Rotelli: “Il distretto ceramico di Civita Castellana protagonista a livello internazionale. Grazie ai Cam edilizia più sostenibile e competitiva”
Nuovi orizzonti della professione nell’era dell’Intelligenza Artificiale: incontro alla Sala Regia del Comune di Viterbo
Emergenza nocciole, Zelli: Regione chiederà deroga stato di calamità
VITERBO - Nella giornata del 22 settembre, in Regione Lazio si è tenuta presso la Sala Tevere della Regione Lazio la riunione del tavolo tecnico permanente per la concertazione in materia di corilicoltura. La seduta è stata presieduta dal consigliere regionale Giulio Zelli, presidente della commissione Agricoltura, dal caposegreteria dell'assessorato all'Agricoltura, Annibale Conti, e dal dottor Roberto Aleandri della Direzione Regionale Agricoltura.
All'incontro hanno inoltre partecipato i sindaci di vari comuni della Tuscia, i rappresentanti sindacali delle associazioni di categoria, Arsial, Enea, Crea, l'Unitus e l'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Viterbo.
'Nel corso della riunione, incentrata sull'ormai nota problematica legata ai fenomeni del marciume bruno, della cascola e della cimice asiatica che stanno causando la necrosi di diverse piantagioni - dichiara il presidente Giulio Zelli - abbiamo avuto modo di quantificare i danni alle produzioni per un totale di 160 milioni di euro, con un'incidenza del 70-80%, in alcune zone addirittura del 100%. Data la situazione di serio disagio che sta affliggendo il comparto corilicolo, in particolare quello viterbese che notoriamente traina il settore a livello regionale, la Regione ha deciso di intraprendere congiuntamente alle regioni Piemonte e Campania la strada del ricorso in deroga allo stato di calamità naturale. Questo percorso, che necessita del via libera da parte del Ministero dell'Agricoltura, consentirebbe di ottenere delle specifiche vie di finanziamento come aiuti e risarcimenti alle aziende agricole danneggiate.
Inoltre, l'assessorato all'Agricoltura, su indicazione dell'assessore Righini ha prodotto una piattaforma per poter quantificare e poi ripartire quelle che saranno le risorse da destinare aziende e fare uno studio approfondito sulle problematiche del marciume bruno, della cimice asiatica e della cascola. Nell'ultimo collegato di bilancio - prosegue Zelli - a tal proposito, con un emendamento a mia firma sono stati destinati 30mila euro per uno studio che sarà condotto in sinergia da Unitus e Arsial direttamente sulle piante per analizzare scientificamente il fenomeno e trovare le giuste contromisure. Attualmente, una delle soluzioni è quella di puntare ad un ringiovanimento delle coltivazioni, essendo le piante più vecchie quelle più vulnerabili alla necrosi.
Colgo con favore la proposta presentata da Stelliferi & Viconuts assieme ad Op associate di finanziare il raddoppio dei lanci di vespa samurai. Possiamo considerare questa come una piccola vittoria, anche se la strada è ancora lunga, perché viene riconosciuta l'utilità della lotta biologica su cui la Regione ha scommesso sin da subito. Assofrutti e l'Unitus, tramite il professor Giorgio Balestra, hanno invece proposto di allargare il monitoraggio che stanno facendo in collaborazione sulle fisiopatie in tutto il territorio corilicolo. Infine anche Crea si è messa a disposizione per uno studio, che stanno facendo sui cambiamenti climatici e le sue influenze a livello di coltivazione agricola e della nocciola. Tutto ciò è alla base del mio emendamento, che intende studiare la correlazione tra clima e coltivazione. Sicuramente si è trattato di un incontro positivo per trovare soluzioni condivise nel prossimo futuro. La Regione e l'amministrazione Rocca - conclude il consigliere - continueranno a monitorare la situazione e non lascerà da soli gli agricoltori. Nessun'azienda sarà abbandonata, la corilicoltura resta un asset fondamentale del settore corilicolo laziale'.
Riapertura Arabesk: il 15 novembre ospite deccezione Bismark
CIVITA CASTELLANA - È ufficiale: Arabesk si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua leggenda. Dopo anni di assenza, il tempio della musica torna a splendere, riportando con sé l'atmosfera e il fascino che lo hanno reso celebre in Italia e non solo.
Il club, completamente rinnovato con 3 sale diverse, custodisce intatta la sua identità. Questa notte, come allora, batte lo stesso cuore. La Main Room, con le sue imponenti arcate romane e le mura che hanno assorbito le emozioni di un'epoca, è sempre dedicata alla musica che ha fatto la differenza. A essa si affianca una seconda sala dedicata alle sonorità più moderne e una terza che continuerà a celebrare il fascino senza tempo della house music, regalando atmosfere autentiche e ricercate agli amanti del sound di qualità.
Questo è molto più di un semplice ritorno per una notte. È la rinascita di un club d’élite che ha scritto pagine indelebili nella storia della nightlife italiana. Un luogo in cui eleganza e glamour tornano a essere protagonisti, pronto ad accogliere clubber da tutta Italia e tantissimi ospiti per dare vita insieme a una nuova, indimenticabile, notte di leggenda.
ARABESK presenta MYTHOLOGY - 30 anni di storia in una notte
Arabesk Disco Club - Civita Castellana (VT)
Sabato 15 Novembre 2025 | Start ore 23:00 | 8h non stop
Prevendite & Online: 25€ (fino a esaurimento)
Tavoli Black-White-Blu-C-room:40€ (con 20€ Di Spendibile al Tavolo) incluso INGRESSO-SALTAFILA-BRACCIALETTO
Evento +18
3 Sale – Line Up
Main Room
Bismark • Francesco Zappalà • Paolo Zerla • Stefano Di Carlo • Alex Gas
Voice: Roberto Francesconi
B-Room
Alejay • Daniele Cossu • Andrea Bernardi • Max LM • Erax b2b Sp3rish
C-Room House Privé
Flavio Rago • Valmar • Tony Maione • Marco Angeli • Cristian J• Frankie Giovannini b2b Brando Mennella
Info & Prenotazioni: 388 8224653 – 379 2314166
Convenzione con Hotel Aldero
- PROMO ARABESK
Viterbo, scomparso ad 82 anni Angelo Piacentini
VITERBO – La lettera della comunità per la scomparsa di un uomo amato e stimato nell’ambiente calcistico e non.
“Oggi tutti noi sentiamo di vivere il dolore e una profonda tristezza perché hai lasciato questo mondo per trasferirti in un’altra dimora, nello spazio celeste che accoglie sempre quelle persone che hanno vissuto una vita ammirevole ed edificante come la tua e il nostro cuore stenta nel rassegnarsi al vuoto che hai lasciato. Sei stato un uomo di altri tempi, di quelli che non si incontrano facilmente, un uomo di pace, di valori solidi e di sorrisi sinceri, sei stato un vero amico per tutti noi.
Hai vissuto la tua quotidianità con dignità e tante attenzioni, dedicando ogni giorno alla tua famiglia, a Bruna, la tua amata sposa, ai tuoi figli e ai tuoi adorati nipoti. Hai seminato affetto, pazienza e saggezza, e chi ti ha conosciuto porta nel cuore il privilegio di aver condiviso con te momenti di gioia e leggerezza che solo il tuo viso sapeva dare.
La tua comunità ti ha voluto bene, perché tu sapevi voler bene. Eri il compagnone che non mancava mai, quello che con una battuta o un sorriso sapeva rendere più spensierati anche i momenti più tristi dei giorni meno felici. Con il tuo modello di vita hai tracciato una linea luminosa, una guida silenziosa ma potente per la tua famiglia, ma anche per coloro che ti hanno seguito nella tua presenza di uomo onesto, corretto e altruista.
Ci mancherai, caro Angelo, mancherai nei racconti, nelle risate, nei pomeriggi di chiacchiere, nei gesti semplici che parlavano di te. Ma il tuo spirito resta vivo, nei ricordi, negli insegnamenti, nella gratitudine che hai donato senza riserve.
Ti salutiamo con tanta riconoscenza per quanto hai saputo offrire nella tua esistenza, ma anche con la certezza che il tuo esempio continuerà ad essere una splendida luce per tutti noi.
Dal cuore di tutti quelli che ti hanno voluto bene.
Firmato Roberto Talotta”
Unindustria: Distretto di Civita Castellana fondamentale per la crescita
CIVITA CASTELLANA - La dichiarazione di Andrea Belli, Presidente di Unindustria Viterbo, in visita al Salone: 'Le imprese di Civita Castellana presenti al Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l'architettura e l'arredo bagno, in corso a Bologna, rappresentano un settore assolutamente centrale e strategico per l'economia della Tuscia, oltre che un punto di riferimento d'eccellenza a livello mondiale'.
'Negli ultimi anni queste aziende - prosegue Belli - hanno saputo distinguersi per la loro capacità di innovazione, puntando con decisione sulla qualità e sulla cura del design, offrendo prodotti che incontrano l'apprezzamento dei mercati italiani ed esteri. In parallelo è stato avviato un percorso verso la sostenibilità, attraverso importanti investimenti sulla tecnologia che hanno migliorato l'efficienza dei processi produttivi. Un risultato che si accompagna al pieno recupero, e in molti casi al superamento, dei volumi di mercato pre-pandemia, a conferma di una visione concreta e lungimirante'.
'Come Unindustria facciamo un plauso a Confindustria Ceramica, guidata dallo scorso anno da Augusto Ciarrocchi, che continua a garantire anno dopo anno un'organizzazione impeccabile di questo appuntamento, fondamentale per consolidare relazioni e generare nuove opportunità di business e di crescita. Voglio infine ringraziare - conclude Belli - il Presidente della Commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli, in visita oggi al Cersaie, per la vicinanza costante al territorio e al sistema delle imprese'.
Tarquinia, si tirano le somme della Festa dellUnità
TARQUINIA - La Festa dell’Unità è tornata dopo diciannove anni Tarquinia ha riscoperto, dal 12 al 14 settembre 2025, il sapore della partecipazione collettiva con il ritorno della Festa dell’Unità, che mancava da ben 19 anni: la storica manifestazione, organizzata dal Partito Democratico locale, si è svolta al Piazzale Europa.
Si è trattato di tre giorni di dibattiti, incontri culturali, musica e convivialità. La festa si è aperta venerdì 12 settembre con il saluto di Anna Maria Vinci, segretaria del PD di Tarquinia, e di Mattia Argentini, segretario dei Giovani Democratici. Subito dopo, l'eurodeputato Nicola Zingaretti aveva successivamente animato il primo grande dibattito, dedicato al futuro dell’Europa e alle sfide politiche italiane: l’ex presidente della Regione Lazio ha richiamato la necessità di politiche più inclusive e di un impegno concreto contro le disuguaglianze.
La stessa giornata aveva dato spazio anche al mondo del sociale, con interventi di associazioni e cooperative locali, che hanno sottolineato il valore della partecipazione civica come motore di comunità. Sabato 13 settembre era stata la volta dei Giovani Democratici, che hanno intervistato il sindaco Francesco Sposetti e gli amministratori locali, i quali avevano risposto alle questioni sollevate dai giovani interlocutori evidenziando l’impegno a coinvolgere le nuove generazioni nei processi decisionali e a costruire percorsi partecipativi più inclusive. Domenica, l'ultima giornata della manifestazione, si era aperta con una suggestiva e partecipata “passeggiata letteraria” tra i luoghi tarquiniesi legati ad autori del calibro di Cardarelli, Stendhal e D. H. Lawrence, seguita dal dibattito pubblico “La provincia che vogliamo”, che ha riunito esponenti del PD provinciale e regionale. Si è discusso di sviluppo territoriale, sanità, infrastrutture e servizi. Tutte le serate si sono chiuse con musica dal vivo, stand gastronomici e momenti di socialità che avevano coinvolto famiglie, militanti, e attirato anche semplici curiosi. Il ritorno della Festa dell’Unità è un segnale forte: un modo per riattivare spazi di partecipazione e ricostruire legami fra politica e cittadini in un'era di disinteresse e astensionismo.
Riaperta al traffico la strada Molinella in direzione Soriano
VITERBO - La provincia di Viterbo informa che sono stati completati i lavori di consolidamento e messa in sicurezza del ponte della Molinella, al km 0+500 della S.P. 61.
Gli interventi hanno riguardato in particolare il rafforzamento della struttura e l'installazione delle nuove barriere di protezione, opere necessarie per garantire una viabilità più sicura ed efficiente.
A partire da oggi 23 settembre la strada è nuovamente aperta al traffico in direzione Soriano nel Cimino, consentendo il regolare scorrimento della circolazione.
'Con la conclusione di questi lavori – dichiara il presidente della provincia di Viterbo, Alessandro Romoli – restituiamo alla comunità un'infrastruttura più sicura, rispondendo a un'esigenza che non poteva più essere rimandata. Ringrazio i cittadini per la pazienza e la collaborazione dimostrate in queste settimane di chiusura, consapevole dei disagi affrontati. Ora la viabilità è più sicura e moderna, a beneficio dell'intero territorio.'
Ciambella: 'Parcheggi troppo vicini a incroci e strisce pedonali, un pericolo per i cittadini'
VITERBO - Parcheggi tracciati a ridosso di incroci e attraversamenti pedonali, auto che diventano barriere alla visibilità, pedoni che rischiano di spuntare all'improvviso da dietro un'autovettura o un furgone senza essere visti: sono queste le criticità denunciate dalla consigliera comunale Luisa Ciambella, capogruppo di Per il Bene Comune.
'Quando gli stalli di sosta vengono disegnati troppo vicino alle intersezioni stradali o alle strisce pedonali – spiega Ciambella – si crea una condizione di oggettivo pericolo. Non è soltanto una questione di regole, ma di buon senso e di tutela dell'incolumità di chi guida e di chi attraversa. Un'auto parcheggiata a ridosso di un incrocio riduce drasticamente la visuale di chi si immette sulla strada e può diventare la causa di incidenti, come purtroppo già accaduto'.
La consigliera sottolinea come la segnaletica orizzontale non sia un dettaglio secondario, ma un elemento fondamentale della sicurezza urbana: 'In certi casi dove la visibilità è ridotta, significa esporre i cittadini a rischi e creare disagi quotidiani. Se un pedone non è visibile a causa di un'auto in sosta troppo vicina alle strisce, non parliamo più di comodità, ma di pericolo reale'.
Secondo Ciambella, il Comune deve farsi carico con urgenza di una verifica e di un adeguamento della segnaletica, affinché i parcheggi rispettino le distanze minime previste dal Codice della Strada: 'Serve una revisione complessiva della segnaletica orizzontale che riporti ordine, chiarezza e sicurezza sulle nostre strade. La sicurezza stradale è un diritto della collettività, e il Comune ha il dovere di garantirla in modo serio e concreto'.
Primo Convegno congiunto con i Medici locali di medicina generale
VITERBO - Il 26 e 27 settembre presso l’Hotel Villa Sofia di Viterbo, la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) annunciano lo svolgimento del primo Convegno congiunto dei Medici di Medicina Generale della provincia di Viterbo, promosso dai rispettivi segretari e delegati locali.
Il titolo dell’iniziativa – “La Medicina Generale al Centro: la gestione multidisciplinare ed il confronto ospedale–territorio” – racchiude lo spirito dell’evento: mettere in evidenza il ruolo insostituibile del medico di medicina generale nella presa in carico del paziente cronico e nel raccordo con le strutture specialistiche.
Il convegno, rivolto ai medici di medicina generale, si propone come momento di aggiornamento scientifico e di confronto, fondamentale nel fornire ai colleghi strumenti per la gestione quotidiana della professione, ma soprattutto, in questo evento, per creare legami e interconnessioni con la rete ospedaliera, come richiesto dagli obiettivi del DM 77.
“Con questo primo appuntamento provinciale vogliamo offrire ai colleghi un’occasione concreta di crescita e di dialogo multidisciplinare” – dichiarano i rappresentanti locali FIMMG e SIMG.
Il programma vedrà alternarsi interventi volti ad ottimizzare la presa in carico del paziente con patologie croniche, comorbilità e politerapie, a sottolineare l’importanza degli screening, delle vaccinazioni, della medicina di genere ed affrontare le difficoltà burocratiche delle certificazioni, insieme a tavole rotonde dedicate al rapporto ospedale–territorio.
L’iniziativa segna un passaggio importante di collaborazione tra le due realtà più rappresentative della medicina generale italiana, unite a livello locale per rafforzare, ribadire e dimostrare la centralità del medico di famiglia nella sanità del futuro.
PROGRAMMA
Venerdi 26 Settembre 2025 (16:30 - 20:00)
Ore 16:30 Presentazione convegno e Saluti istituzionali
Dott. Lelli - Dott. Natili - Dott. G. Rea
Prima sessione
Moderatori: Dott. Lelli - Dott. Natili
Ore 17:00 Fragilità: Focus osteoporosi e sarcopenia - prevenzione e trattamento
Dott.ssa Elisa Brecciaroli
ore 17:15 Il paziente fibromialgico: inquadramento diagnostico e terapia
Dott.ssa Francesca Rosa
ore 17:30 La certificazione medico sportiva non agonistica tra prevenzione e promozione della salute
Dott. Salvatore Lelli
ore 17:45 Consigli pratici sulla gestione follow up e trattamento del paziente con distiroidismo
Dott.ssa Stefania Rocchi
ore 18:00 L’inquadramento del paziente con MRGE e il suo trattamento ragionato tra farmaci e dispositivi medici
Dott.ssa Monica Zappulla
ore 18:15 Approccio al paz con IBD e IBS: quali novitá?
Dott. PierFrancesco Borghesi
ore 18:30 Screening oncologici: Mammella, Colon, Cervice Uterina
Dott.ssa Naima Abdulkadir Hassan
ore 18:45 Gestione dell’insonnia in MG: Integrazione o terapia farmacologica?
Dott. Mario Natili
ore 19:00 Certificazione INPS di Invalidità, Certificazione di morte e ISTAT
Dott. Daniele Paolini
ore 19:15 Discussione e domande
20.00 CONCLUSIONE PRIMA SESSIONE
A seguire Light Dinner
Sabato 27 Settembre 2025 (9:30 - 17:30)
Seconda Sessione
Ore 9:30 Inizio Sessione Scientifica
Moderatori: Dott. Lelli, Dott. Profeta
ore 09:30 Approccio multidisciplinare al paziente con asma lieve/moderata: dal trattamento regolare al controllo globale della patologia
Dott.ssa Rita Filippi
ore 09:45 Sfide e Soluzioni nella diagnosi e trattamento della BPCO: il ruolo del MMG e dello Specialista
Dott. Pietro Giorgio Mariani
ore 10:00 Profilassi e trattamento delle riniti allergiche stagionali e perenni e riniti vasomotorie
Dott. Niccolò Profeta
ore 10:15 Antibiotico-resistenza: una sfida per la Medicina Generale tra uso consapevole e nuove strategie
Dott. Edoardo Valeriani
ore 10:30 La prevenzione vaccinale: I nuovi Vaccini Anti Pneumo, Anti RSV, Anti HZV
Dott. Simone Meschini
ore 10:45 Appropriatezza Prescrittiva dei MMG: il ruolo delle C.A.P.I.
Dott.ssa Mariella Conti
11.00 Discussione e Domande
ore 11:15 Coffee break
Moderatori: Dott. Natili, Dott.ssa Salza
Ore 11:30 Nuove linee guida dell’ipertensione, Focus del paziente con scompenso cardiaco e del paziente con I.R.C.
Dott. Carlo Andrea Stazi
ore 11:45 Trattamento delle dislipidemie, nuovi farmaci, carta del RCV
Dott. Donato Di Donato
ore 12:00 Profilassi del tromboembolismo venoso nel paziente medico non chirugico
Dott.ssa Alessandra Fiorentini
ore 12:15 La comunicazione efficiente ed efficace per le figure sanitarie Dott. Luca Moriconi
ore 12:30 Le patologie infiammatorie croniche come fattore di rischio delle demenze
Dott. Daniele Mei
ore 12:45 Diagnosi precoce di deficit cognitivo - MMSE/TEST in ambulatorio, le interazioni farmacologiche e l’ottimizzazione della terapia
Dott.ssa Sara Rocchi
Discussione e Domande
ore 13:00 Light lunch
Terza Sessione
Moderatori: Dott. Natili Dott.ssa Brecciaroli
ore 14:15 Ambulatorio Cefalee e MMG: un percorso condiviso per migliorare la qualità di vita dei pazienti
Dott.ssa Marisa Distefano
ore 14:30 Approccio al paziente oculistico in Ambulatorio MMG
Dott. Gianmario Anselmi
ore 14:45 Diagnosi e Trattamento delle Artriti da Micro-cristalli
Dott. Gianluca Santoboni
ore 15:00 Laboratorio di reumatologia in MG: Interpretazione e appropriatezza prescrittiva degli esami strumentali
Dott. Claudio Angrisani
ore 15:15 Il paziente psoriasico: inquadramento, possibilità di cure e collaborazione ospedale territorio
Dott.ssa Paola Tribuzi
ore 15:30 Aspetti manageriali della medicina generale
Dott. Gianmarco Marrocco
ore 15:45 Implementazione della Telemedicina nell’ambulatorio di Medicina Generale
Dott.ssa Mariagrazia Romano
ore 16.00 Discussione e Domande
a seguire TAVOLA ROTONDA SINDACALE - IL NUOVO MMG E PROSPETTIVE FUTURE PRESENTAZIONE DEL NUOVO DIRETTIVO PROVINCIALE
Intervengono: Bartoletti, Natili, Cirilli, Fiore, Marrocco, Romano, Lelli
Ore 17: 00 Questionario ECM e Termine dei lavori
Sabato 27 Settembre 2025 - Sessione Parallela
FOCUS ON (in collaborazione con gli esperti S.I.M.G.)
Ore 9:00 - 10:50 La gestione del paziente con dolore - Casi Clinici
Dott. Luigi Fusco SIMG AREA TERAPIA DEL DOLORE, Dott.ssa Ciancarella Giulia
Ore 11:00 Coffee Break
La gestione del paziente cardio-metabolico - Casi Clinici
Dott.ssa Giovanna Tarquini SIMG AREA DIABETOLOGICA, Dott. Maurizio Ridolfi, Dott.ssa Michela Dainelli, Dott. Paolo Fiorentini
Ore 13:00 Light Lunch
14:00 – 16.00 Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva - La gestione dei farmaci psichiatrici - Casi Clinici
Dott. Vincenzo Nunnari MMG Roma 3 Psicoterapeuta Cognitivista SIMG AREA PSICHIATRICA
Dott.ssa Antonella Puzella Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva
Dott. Salvatore Lelli - Delegato Provinciale S.I.M.G.
Dott. Mario Natili - Segretario Provinciale F.I.M.M.G.
L’ASL di Viterbo ringrazia l’Aviazione dell’Esercito per la donazione di un bilirubinometro alla Pediatria del Santa Rosa
“Destinazione Basilicata”: la rivoluzione digitale per il turismo e il Made in Basilicata
ProgettoRispetto: Fondazione Conad e Polizia di Stato insieme per difendere i diritti delle donne
Ciambella (Per il Bene Comune): “Parcheggi troppo vicini a incroci e strisce pedonali, un pericolo per i cittadini”
Riaperta al traffico la strada Molinella: completati i lavori di messa in sicurezza del ponte
Viterbo, Guardia di Finanza e Commercialisti celebrano San Matteo tra fede, valori e riflessione sull’era dell’Intelligenza Artificiale
Tradizione e resilienza per le aziende familiari italiane
L’azienda familiare italiana: un modello di tradizione e resilienza
Quando si parla di azienda familiare italiana, ci si riferisce a una realtà che va ben oltre il concetto economico: si tratta di un vero e proprio pilastro culturale e sociale del Paese. Le imprese a conduzione familiare, infatti, costituiscono la spina dorsale del tessuto produttivo nazionale, rappresentando circa l’85% delle aziende attive e contribuendo in modo significativo al PIL. La loro forza non risiede soltanto nei numeri, ma nella capacità di trasmettere valori, visioni e identità da una generazione all’altra.
In un’epoca in cui la globalizzazione e la digitalizzazione mettono alla prova i modelli tradizionali, le aziende familiari italiane dimostrano una sorprendente resilienza, unendo tradizione e innovazione in un equilibrio che pochi altri sistemi produttivi al mondo possono vantare.
Le radici storiche delle aziende familiari italiane
La tradizione delle aziende a gestione familiare in Italia affonda le proprie radici nel Medioevo, quando botteghe artigiane e piccole manifatture costituivano i primi nuclei imprenditoriali. Le famiglie non solo garantivano la continuità delle attività, ma diventavano custodi di saperi, tecniche e segreti di mestiere che venivano tramandati di padre in figlio.
Ancora oggi, molti marchi famosi nel settore della moda, del vino, dell’alimentare e del design conservano una forte identità familiare, testimoniando come la tradizione sia stata trasformata in un vantaggio competitivo. L’orgoglio delle origini diventa infatti un elemento di marketing, capace di attrarre consumatori alla ricerca di autenticità e qualità.
Tradizione e innovazione: un equilibrio virtuoso
Se la tradizione costituisce il cuore delle aziende familiari, l’innovazione è la chiave per garantirne il futuro. L’Italia ha saputo generare un modello unico: da un lato il rispetto dei valori storici, dall’altro la capacità di rinnovarsi in settori ad alta tecnologia e in mercati sempre più internazionali.
Molti imprenditori familiari hanno saputo affrontare con coraggio la sfida digitale, introducendo e-commerce, automazione e strumenti di intelligenza artificiale. Questo processo, pur mantenendo una forte impronta valoriale, ha permesso loro di rispondere ai cambiamenti del mercato e di crescere anche nei momenti di crisi economica globale.
La resilienza come tratto distintivo
Uno degli aspetti più interessanti dell’azienda familiare italiana è la sua resilienza. In un contesto economico caratterizzato da crisi cicliche, volatilità dei mercati e cambiamenti normativi, le imprese familiari hanno dimostrato una sorprendente capacità di resistere.
Il segreto? Una governance spesso più flessibile rispetto alle multinazionali, una visione a lungo termine che mette al centro la continuità generazionale e un forte senso di responsabilità verso i dipendenti e il territorio.
Non si tratta solo di economia: per molte famiglie, l’azienda è parte integrante della propria identità. Difenderla e farla prosperare significa preservare un’eredità che trascende il mero profitto.
Il confronto con altri modelli imprenditoriali
Rispetto ad altri Paesi, il modello italiano si distingue per l’intensità del legame familiare e per la capacità di trasformare la passione in un asset economico. Mentre in contesti anglosassoni l’azienda familiare tende a essere gestita in maniera più distaccata, in Italia il legame tra vita privata e professionale è molto più forte.
Questo porta vantaggi, come la coesione interna e la continuità strategica, ma può anche generare sfide, ad esempio nei processi di successione o nella necessità di attrarre manager esterni. Tuttavia, la capacità di mediare tra tradizione e modernità è ciò che rende il modello italiano tanto affascinante e studiato in tutto il mondo.
Cultura popolare e paralleli inaspettati
Il ruolo delle aziende familiari nella società italiana è talmente radicato che spesso trova eco anche nella cultura popolare. Film, romanzi e persino il mondo del gioco e dell’intrattenimento digitale raccontano storie di famiglie che costruiscono imperi economici basati su valori tramandati.
Un esempio curioso riguarda le piattaforme online che propongono giochi a tema impresa e gestione: tra le novità, spiccano persino slot machine, che promuove anche xon bet, che inseriscono elementi narrativi legati a dinamiche familiari e imprenditoriali. Questo dimostra come il concetto di impresa familiare non sia confinato al solo mondo economico, ma diventi parte dell’immaginario collettivo, reinterpretato anche in contesti ludici e digitali.
Le sfide del futuro
Nonostante i successi, le aziende familiari italiane devono affrontare sfide complesse:
- Successione generazionale: il passaggio del testimone non è sempre semplice. Molti giovani scelgono percorsi alternativi, rendendo necessaria una pianificazione strategica accurata.
- Globalizzazione: competere con grandi multinazionali richiede investimenti, innovazione e capacità di adattarsi a mercati lontani e diversi.
- Digitalizzazione: la trasformazione tecnologica è imprescindibile, ma deve essere accompagnata da formazione e visione.
- Sostenibilità: i consumatori chiedono sempre più attenzione all’ambiente e alla responsabilità sociale.
Il futuro dell’impresa familiare dipenderà dalla capacità di affrontare queste sfide senza perdere l’anima che le ha rese uniche: il legame con i valori, la comunità e la tradizione.
Un modello da preservare e valorizzare
In conclusione, l’azienda familiare italiana rappresenta un modello di tradizione e resilienza che continua a ispirare e a generare valore. Non è soltanto un attore economico, ma un simbolo di identità, cultura e visione.
La sua forza sta nel saper coniugare passato e futuro: il rispetto per le radici si intreccia con la capacità di innovare, dando vita a un equilibrio dinamico e unico. Preservare e sostenere questo modello significa non solo garantire la competitività del sistema produttivo italiano, ma anche difendere un patrimonio culturale che appartiene a tutti.
Abbatimento pino Via Vicenza
VITERBO - Divieto di transito in via Vicenza, nel tratto compreso tra via Genova e via Treviso, dalle ore 14 di domani 24 settembre fino al termine dei lavori. Tale provvedimento, disposto con apposita ordinanza del settore VIII, si rende necessario per consentire l'abbattimento di un pino, alla luce di valutazioni tecniche di stabilità.
'L'intervento – spiega l'assessore all'ambiente e al verde pubblico Giancarlo Martinengo – fa seguito a una perizia strumentale condotta da un agronomo incaricato dal Comune. La valutazione tecnica ha infatti evidenziato, tramite prove a trazione, condizioni fitostatiche dell'apparato radicale tali da non garantire più la sicurezza dell'albero, con conseguente rischio per l'incolumità pubblica e per la circolazione stradale.
L'amministrazione comunale ha il dovere di tutelare la sicurezza dei cittadini, e, per questo motivo, è stato disposto l'abbattimento. Contestualmente – aggiunge e conclude l'assessore Martinengo - si conferma l'impegno a sostituire l'esemplare rimosso con una nuova piantumazione, nell'ambito delle azioni di salvaguardia e incremento del patrimonio arboreo cittadino'.