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Incidente lungo la strada del Tirreno, coinvolte unauto e un furgoncino. Grave una donna
MONTALTO DI CASTRO – Nella giornata di oggi, martedì 5 agosto, nel primo pomeriggio lungo la strada del Tirreno, nel tratto che collega Montalto di Castro e Pescia Romana e più specificatamente nei pressi della Caletta del Moro, c’è stato un violento incidente che ha coinvolto un’auto e un furgoncino in un frontale.
Nello scontro sono rimaste ferite tre persone, di cui uno in condizioni gravi. Secondo le prime ricostruzioni, una delle due auto sarebbe finita per cappottarsi in una cunetta lungo la strada. La donna alla guida di uno dei due veicoli ha riportato gravi ferite nell’incidente e dopo le prime cure, è stata trasportata d’urgenza in elisoccorso presso il policlinico Gemelli di Roma. Rimaste feriti anche le altre due persone all’interno del veicolo, che per ulteriori accertamenti sono stati trasportati, uno all’ospedale di Tarquinia, mentre l’altro a quello di Civitavecchia. Le cause sono ancora da indagare.
Ad intervenire sul luogo dell’incidente, sono stati i carabinieri della stazione di Tuscania, che dopo aver effettuato i primi sopralluoghi, hanno dovuto gestire la problematica della viabilità durante le operazioni di soccorso. Presente una camionetta della squadra dei vigili del fuoco, che ha lavorato per estrarre i feriti dalle lamiere delle auto, e il personale sanitario di tre ambulanze del 118, che hanno lavorato in sinergia per prestare i dovuti soccorsi.
Ancora da accertare la dinamica dell’incidente.
Raddoppio ferroviario Roma-Viterbo, nel tratto Riano-Morlupo
ROMA - Roma, 4 agosto 2025 - Il cantiere del raddoppio ferroviario Roma-Viterbo, nel tratto Riano-Morlupo (Lotto 1, dal km 0+000 al km 3+657), è entrato nella sua fase propedeutica, un momento cruciale in cui si pongono le fondamenta - tecniche, logistiche e ambientali - di un’opera destinata a migliorare radicalmente la mobilità tra la Capitale e il quadrante nord della regione. Si tratta di una fase preparatoria intensa, seppur ancora lontana dai riflettori e dai mezzi in movimento a cui si associa comunemente l’idea di “cantiere aperto”. Ma è proprio in questo momento che si costruisce, con rigore e metodo, la qualità dell’intervento futuro.
In queste settimane è in corso l’allestimento delle aree di cantiere nelle zone adiacenti la stazione di Castelnuovo di Porto e presso l’ex parcheggio a monte della stazione di Riano Flaminio. Qui stanno prendendo forma le basi logistiche dell’opera, tra cui gli uffici che ospiteranno lo staff tecnico dell’impresa esecutrice e la Direzione Lavori. Contestualmente, si sta procedendo alla bonifica dell’area ferroviaria, con la rimozione dei materiali di armamento residui presenti nei pressi della stazione di Castelnuovo: un’attività fondamentale per restituire ordine e sicurezza agli spazi che ospiteranno nei prossimi mesi uomini, mezzi e infrastrutture.
Un’attenzione particolare è rivolta ai sottoservizi. È stato infatti avviato un censimento accurato delle reti presenti nel sottosuolo - gas, acqua, luce, telecomunicazioni - in stretto coordinamento con gli enti gestori. L’obiettivo è evitare qualsiasi interferenza o interruzione nell’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione. La fase tecnica prevede anche l’istituzione di tavoli congiunti con Italgas, Acea, Enel, Telecom e altri operatori, per garantire che le successive lavorazioni si svolgano senza provocare disagi alla cittadinanza. Questo lavoro silenzioso ma strategico dimostra la volontà di coniugare lo sviluppo infrastrutturale con la tutela della quotidianità del territorio.
Parallelamente, si stanno avviando le comunicazioni rivolte ai proprietari degli edifici tangenti o limitrofi all’area dei lavori. A loro sarà proposto di effettuare i cosiddetti “testimoniali di stato”, documentazioni tecniche preliminari che consentiranno un monitoraggio costante delle condizioni strutturali degli immobili durante le fasi più dinamiche dell’opera. Anche questo passaggio, spesso trascurato nella narrazione pubblica delle grandi opere, è in realtà un gesto concreto di rispetto verso la comunità e il suo patrimonio edilizio.
Completano il quadro delle attività attualmente in corso i rilievi ambientali ante operam, necessari a definire parametri oggettivi che accompagneranno tutte le fasi di avanzamento dell’intervento, a tutela dell’ecosistema locale e dell’equilibrio naturale dell’area attraversata dalla nuova infrastruttura.
Le prime lavorazioni operative, visibili anche all’occhio dei cittadini, prenderanno avvio nel mese di settembre. Comprenderanno i movimenti terra, le opere di demolizione e sostegno, le realizzazioni di gallerie e i primi interventi sulla rete idraulica e fognaria. Ma è fin d’ora che si lavora, e si lavora molto: ciò che oggi non si vede è ciò che renderà sicuro, ordinato e sostenibile ciò che si vedrà domani.
L’idea che i lavori inizino solo con l’arrivo delle ruspe è ormai superata. Oggi, un cantiere moderno è prima di tutto un luogo di studio, tutela, mappatura e dialogo con il territorio. È in questa logica che si colloca ogni attività attuale: preparare il terreno, letteralmente e simbolicamente, per un’opera che dovrà servire i cittadini, non ostacolarli; migliorare la vita, non disturbare l’equilibrio; e soprattutto, farlo con metodo, serietà e trasparenza.
1 milione di euro per il lungomare di Montalto di Castro
MONTALTO DI CASTRO - L'Amministrazione comunale di Montalto di Castro esprime il proprio ringraziamento alla Regione Lazio per il finanziamento di 1 milione di euro destinato alla riqualificazione del lungomare Harmine, nell'ambito delle risorse dedicate alla Blue Economy.
Si tratta di un contributo significativo, che rappresenta un'occasione concreta per rafforzare la vocazione turistica del nostro territorio e restituire alla marina un volto più accogliente, moderno e in linea con le esigenze di residenti e visitatori.
L'intervento permetterà di agire su un'area strategica per lo sviluppo urbano e turistico, prevedendo una nuova viabilità orientata all'abbattimento delle barriere architettoniche, l'inserimento di alberature, per rendere la marina più accessibile e vivibile per tutti.
Un sentito ringraziamento va al Presidente della Regione Francesco Rocca, alla Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico Roberta Angelilli e all'Assessore al Bilancio Giancarlo Righini, per l'impegno profuso a sostegno dei comuni costieri del Lazio. Un riconoscimento particolare anche ai consiglieri regionali Daniele Sabatini e Giulio Zelli per la loro costante attenzione verso il territorio dell'Alto Lazio.
'Questo risultato – dichiara il Sindaco Emanuela Socciarelli – è il frutto di una collaborazione istituzionale che guarda con concretezza allo sviluppo del nostro territorio. Il lungomare Harmine potrà finalmente diventare un vero biglietto da visita per la nostra località marina, con un ingresso all'altezza di una destinazione turistica'.
L'Amministrazione sottolinea come questo progetto rappresenti anche un punto di ripartenza per ripensare l'intero assetto del lungomare. Dopo oltre un decennio da un intervento che ha compromesso la vivibilità e il valore estetico dell'area, a causa di scelte progettuali inadeguate e materiali di scarsa qualità, oggi si apre la possibilità di intervenire con una visione nuova: orientata alla qualità, alla funzionalità e all'identità del luogo.
L'obiettivo è trasformare questa opportunità in un'opera duratura, capace di valorizzare al meglio le potenzialità del nostro litorale e offrire un'esperienza migliore a chi lo vive ogni giorno e a chi sceglie di visitare Montalto di Castro.
Crisi del turismo a Montalto: 'Restiamo noi e i pannelli solari'
MONTALTO DI CASTRO - La stagione turistica 2025 a Montalto di Castro sembrerebbe segnata da un evidente crollo delle presenze. Anche durante le due settimane centrali di Ferragosto, i numeri sono in netto calo. A lanciare l’allarme è il Gruppo “No Fotovoltaico Selvaggio Montalto e Pescia”, che punta il dito contro scelte territoriali che, a loro dire, hanno compromesso ambiente ed economia.
Un’estate amara: il turismo crolla a Montalto
'La stagione turistica è negativa – denunciano dal comitato – e i dati lo confermano. A pesare è un mix di fattori: il caro vita, una fiscalità sempre più pressante e la concorrenza di località più organizzate. Ma qui, il danno è doppio: oltre alla crisi economica, Montalto è stata trasformata in una distesa di pannelli solari, senza alcun vantaggio per il territorio.'
Il Gruppo No Fotovoltaico Selvaggio sottolinea come chilometri di campagna agricola siano stati cancellati per far spazio a impianti fotovoltaici a terra, in nome di una transizione energetica che – secondo loro – ha dimenticato la comunità locale.
'Promesse mai mantenute: né lavoro né sviluppo'
'Ci avevano parlato di opportunità, posti di lavoro, crescita. Invece – prosegue il gruppo – non è arrivato nulla. Solo cemento e silicio. Nessuna ricaduta positiva sul tessuto economico, tanto meno sul comparto turistico.'
La richiesta del comitato è chiara: serviva una misura concreta, come la proposta “bolletta zero” per le strutture ricettive, da finanziare proprio grazie alla presenza massiccia degli impianti fotovoltaici sul territorio.
'Con costi energetici abbattuti, le strutture turistiche avrebbero potuto competere con la Riviera Romagnola o con mete estere. Invece – denunciano – ci ritroviamo con una stagione in caduta libera, senza strumenti, senza aiuti, senza respiro.'
'Se la politica non interviene, il 2026 sarà peggiore'
Secondo il gruppo, la prossima stagione rischia di essere ancora più disastrosa, se non verranno prese misure urgenti e concrete. La richiesta alle istituzioni è diretta: non più slogan, ma azioni tangibili.
'Chiediamo che la politica ascolti il territorio. Vogliamo fatti, non promesse. Se nulla cambierà, Montalto sarà ricordata come un territorio sacrificato due volte: prima devastato paesaggisticamente, poi abbandonato economicamente.'
'Noi e i pannelli. E basta'
Il Gruppo “No Fotovoltaico Selvaggio Montalto e Pescia” chiude con una riflessione amara: 'Oggi restiamo soli. Soli con i pannelli. Un tempo qui c’erano turisti, famiglie, agricoltura. Ora restano solo silenzio e metallo. E se non cambia nulla, anche il silenzio sarà definitivo.'
Ater, Bacchiocchi: 'Verso il completamento l'efficientamento energetico all'ex Gescal di Tuscania'
TUSCANIA - Il presidente dell'Ater di Viterbo, Diego Bacchiocchi, in relazione agli interventi in atto a Tuscania, precisa: 'È in fase di completamento l'intervento di efficientamento energetico del condominio Ater ex Gescal di Tuscania, che ha interessato principalmente l'isolamento termico delle superfici verticali disperdenti dell'edificio. In particolare, tutte le murature dei piani primo e secondo, confinanti con ambienti riscaldati, originariamente rifinite ad intonaco, sono state trattate con un innovativo rasante nanocomposito isolante. Questo materiale, grazie alla sua tecnologia avanzata, garantisce valori di trasmittanza estremamente ridotti: con soli 5 millimetri di spessore assicura prestazioni paragonabili a quelle di 100 millimetri di Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS), tradizionalmente utilizzato nei sistemi a cappotto'.
'Per quanto riguarda, invece, il piano terra, caratterizzato da murature in tufo a faccia vista – prosegue Bacchiocchi – si è optato per l'isolamento a cappotto, mediante l'applicazione di pannelli in EPS da 120 millimetri. Tale scelta è stata dettata dalla volontà di ripristinare, al termine dell'intervento, una finitura in tufo che non risulterebbe compatibile con i rivestimenti a base di nanotecnologie. Per garantire un risultato omogeneo e privo di discontinuità estetiche, l'isolamento con pannelli è stato esteso anche ad alcuni tratti di muratura limitrofi ai patii degli alloggi e ai locali garage, che si affacciano direttamente sulla viabilità pubblica. L'obiettivo è stato quello di preservare il più possibile il carattere architettonico originario del complesso. L'intervento ha incluso, inoltre, l'isolamento termico del lastrico solare. Al termine dei lavori, l'edificio vedrà un significativo miglioramento della propria prestazione energetica, con il passaggio dalla classe G alla classe E'.
'Dopo anni di abbandono della zona Gescal – conclude il presidente dell'Ater di Viterbo – ci saremmo aspettati dal Movimento 5Stelle di Tuscania un plauso e non una critica, ma la competenza non è stata mai una caratteristica del Movimento'.
Montalto di Castro, riqualificazione del secondo lotto del Lungomare Harmine
MONTALTO DI CASTRO - Siamo felici dell'importante novità per la nostra comunità, scaturita dall'analisi delle recenti delibere della Giunta Comunale numero 52 e 68 del marzo 2025 e che ha portato all'ottenimento di un importante finanziamento regionale.
Come emerge dagli atti, l'Amministrazione Socciarelli ha confermato e adeguato (tramite DIP) il progetto di riqualificazione del secondo stralcio del Lungomare Harmine, quello che va da Strada della Marina a Piazzale Tirreno, originariamente concepito e finanziato dalla precedente Amministrazione Caci.
Un punto cruciale è la fonte di finanziamento. Il progetto, infatti, era stato approvato e finanziato attraverso un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. Tuttavia, come detto grazie alla partecipazione al 'Fondo Straordinario per lo Sviluppo Economico del Litorale Laziale', istituito dalla Regione Lazio guidata dalla Giunta Rocca, è stato ottenuto un contributo regionale di 1 milione di euro. Questo permetterà al Comune di Montalto di Castro di realizzare l'opera con un risparmio per le casse comunali.
È importante sottolineare come il progetto sia la riproposizione di un piano già esistente. Le delibere infatti mostrano come l'incarico sia stato nuovamente affidato all'Arch. Ajena, il 25 marzo 2025, per la rielaborazione del progetto esecutivo e l'adeguamento al bando regionale, consegnato il 28 marzo 2025 e approvato nello stesso giorno dalla giunta. La finalità del documento più nello specifico prevede l'aggiornamento del progetto esistente al nuovo codice dei contratti e all'attuale stato dei luoghi. In particolare tra le novità ne apprezziamo la previsione di casine erogatrici di acqua e le postazioni di ricarica energetica.
Questi atti ci riportano inoltre alla memoria anche la complessa vicenda del primo stralcio dei lavori, che ci auguriamo venga sistemato anch'esso al più presto. Ricordiamo per dovere di cronaca che l'Amministrazione precedente aveva avviato un'azione legale a dicembre 2019 proprio a causa della cattiva esecuzione dei lavori, che non erano stati realizzati a regola d'arte e il contenzioso è tuttora in corso.
Siamo soddisfatti che l'Amministrazione attuale abbia riconosciuto la bontà del progetto e abbia agito per garantire il suo finanziamento e la sua realizzazione. Un ringraziamento speciale va fatto anche alla Giunta Rocca per aver reso disponibili i fondi regionali necessari per lo sviluppo del nostro litorale.
Attendiamo con ansia l'avvio dei lavori del secondo lotto che renderanno il nostro Lungomare Harmine, nella sua parte d'ingresso, ancora più bello e funzionale per residenti e turisti