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Tradizione e resilienza per le aziende familiari italiane
L’azienda familiare italiana: un modello di tradizione e resilienza
Quando si parla di azienda familiare italiana, ci si riferisce a una realtà che va ben oltre il concetto economico: si tratta di un vero e proprio pilastro culturale e sociale del Paese. Le imprese a conduzione familiare, infatti, costituiscono la spina dorsale del tessuto produttivo nazionale, rappresentando circa l’85% delle aziende attive e contribuendo in modo significativo al PIL. La loro forza non risiede soltanto nei numeri, ma nella capacità di trasmettere valori, visioni e identità da una generazione all’altra.
In un’epoca in cui la globalizzazione e la digitalizzazione mettono alla prova i modelli tradizionali, le aziende familiari italiane dimostrano una sorprendente resilienza, unendo tradizione e innovazione in un equilibrio che pochi altri sistemi produttivi al mondo possono vantare.
Le radici storiche delle aziende familiari italiane
La tradizione delle aziende a gestione familiare in Italia affonda le proprie radici nel Medioevo, quando botteghe artigiane e piccole manifatture costituivano i primi nuclei imprenditoriali. Le famiglie non solo garantivano la continuità delle attività, ma diventavano custodi di saperi, tecniche e segreti di mestiere che venivano tramandati di padre in figlio.
Ancora oggi, molti marchi famosi nel settore della moda, del vino, dell’alimentare e del design conservano una forte identità familiare, testimoniando come la tradizione sia stata trasformata in un vantaggio competitivo. L’orgoglio delle origini diventa infatti un elemento di marketing, capace di attrarre consumatori alla ricerca di autenticità e qualità.
Tradizione e innovazione: un equilibrio virtuoso
Se la tradizione costituisce il cuore delle aziende familiari, l’innovazione è la chiave per garantirne il futuro. L’Italia ha saputo generare un modello unico: da un lato il rispetto dei valori storici, dall’altro la capacità di rinnovarsi in settori ad alta tecnologia e in mercati sempre più internazionali.
Molti imprenditori familiari hanno saputo affrontare con coraggio la sfida digitale, introducendo e-commerce, automazione e strumenti di intelligenza artificiale. Questo processo, pur mantenendo una forte impronta valoriale, ha permesso loro di rispondere ai cambiamenti del mercato e di crescere anche nei momenti di crisi economica globale.
La resilienza come tratto distintivo
Uno degli aspetti più interessanti dell’azienda familiare italiana è la sua resilienza. In un contesto economico caratterizzato da crisi cicliche, volatilità dei mercati e cambiamenti normativi, le imprese familiari hanno dimostrato una sorprendente capacità di resistere.
Il segreto? Una governance spesso più flessibile rispetto alle multinazionali, una visione a lungo termine che mette al centro la continuità generazionale e un forte senso di responsabilità verso i dipendenti e il territorio.
Non si tratta solo di economia: per molte famiglie, l’azienda è parte integrante della propria identità. Difenderla e farla prosperare significa preservare un’eredità che trascende il mero profitto.
Il confronto con altri modelli imprenditoriali
Rispetto ad altri Paesi, il modello italiano si distingue per l’intensità del legame familiare e per la capacità di trasformare la passione in un asset economico. Mentre in contesti anglosassoni l’azienda familiare tende a essere gestita in maniera più distaccata, in Italia il legame tra vita privata e professionale è molto più forte.
Questo porta vantaggi, come la coesione interna e la continuità strategica, ma può anche generare sfide, ad esempio nei processi di successione o nella necessità di attrarre manager esterni. Tuttavia, la capacità di mediare tra tradizione e modernità è ciò che rende il modello italiano tanto affascinante e studiato in tutto il mondo.
Cultura popolare e paralleli inaspettati
Il ruolo delle aziende familiari nella società italiana è talmente radicato che spesso trova eco anche nella cultura popolare. Film, romanzi e persino il mondo del gioco e dell’intrattenimento digitale raccontano storie di famiglie che costruiscono imperi economici basati su valori tramandati.
Un esempio curioso riguarda le piattaforme online che propongono giochi a tema impresa e gestione: tra le novità, spiccano persino slot machine, che promuove anche xon bet, che inseriscono elementi narrativi legati a dinamiche familiari e imprenditoriali. Questo dimostra come il concetto di impresa familiare non sia confinato al solo mondo economico, ma diventi parte dell’immaginario collettivo, reinterpretato anche in contesti ludici e digitali.
Le sfide del futuro
Nonostante i successi, le aziende familiari italiane devono affrontare sfide complesse:
- Successione generazionale: il passaggio del testimone non è sempre semplice. Molti giovani scelgono percorsi alternativi, rendendo necessaria una pianificazione strategica accurata.
- Globalizzazione: competere con grandi multinazionali richiede investimenti, innovazione e capacità di adattarsi a mercati lontani e diversi.
- Digitalizzazione: la trasformazione tecnologica è imprescindibile, ma deve essere accompagnata da formazione e visione.
- Sostenibilità: i consumatori chiedono sempre più attenzione all’ambiente e alla responsabilità sociale.
Il futuro dell’impresa familiare dipenderà dalla capacità di affrontare queste sfide senza perdere l’anima che le ha rese uniche: il legame con i valori, la comunità e la tradizione.
Un modello da preservare e valorizzare
In conclusione, l’azienda familiare italiana rappresenta un modello di tradizione e resilienza che continua a ispirare e a generare valore. Non è soltanto un attore economico, ma un simbolo di identità, cultura e visione.
La sua forza sta nel saper coniugare passato e futuro: il rispetto per le radici si intreccia con la capacità di innovare, dando vita a un equilibrio dinamico e unico. Preservare e sostenere questo modello significa non solo garantire la competitività del sistema produttivo italiano, ma anche difendere un patrimonio culturale che appartiene a tutti.
Abbatimento pino Via Vicenza
VITERBO - Divieto di transito in via Vicenza, nel tratto compreso tra via Genova e via Treviso, dalle ore 14 di domani 24 settembre fino al termine dei lavori. Tale provvedimento, disposto con apposita ordinanza del settore VIII, si rende necessario per consentire l'abbattimento di un pino, alla luce di valutazioni tecniche di stabilità.
'L'intervento – spiega l'assessore all'ambiente e al verde pubblico Giancarlo Martinengo – fa seguito a una perizia strumentale condotta da un agronomo incaricato dal Comune. La valutazione tecnica ha infatti evidenziato, tramite prove a trazione, condizioni fitostatiche dell'apparato radicale tali da non garantire più la sicurezza dell'albero, con conseguente rischio per l'incolumità pubblica e per la circolazione stradale.
L'amministrazione comunale ha il dovere di tutelare la sicurezza dei cittadini, e, per questo motivo, è stato disposto l'abbattimento. Contestualmente – aggiunge e conclude l'assessore Martinengo - si conferma l'impegno a sostituire l'esemplare rimosso con una nuova piantumazione, nell'ambito delle azioni di salvaguardia e incremento del patrimonio arboreo cittadino'.
Previsioni meteo per mercoledì 24 settembre
Viterbo
Condizioni di tempo instabile al mattino con molte nuvole associate a piogge e acquazzoni sparsi. Migliora nel pomeriggio con nuvolosità alternata a schiarite. Tempo stabile in serata e nottata con maggiori schiarite. Temperature comprese tra +14°C e +24°C.
Lazio
Al mattino condizioni di tempo instabile su tutta la regione con molte nuvole associate a piogge e acquazzoni diffusi. Migliora nel pomeriggio sui settori centro-settentrionali, ancora fenomeni altrove. In serata e nottata tornano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi.
AL NORD
Al mattino tempo instabile con piogge e temporali sparsi, più intensi al Nord-Est. Al pomeriggio poche variazioni con acquazzoni e temporali sparsi, neve sulle Alpi occidentali oltre i 2000-2200. In serata e in nottata ancora maltempo soprattutto sul Triveneto, con neve sulle montagne oltre i 2000 metri.
AL CENTRO
Al mattino tempo instabile con piogge sparse e locali temporali, fenomeni più sporadici sulla Toscana. Al pomeriggio ancora instabilità con acquazzoni specie sul versante adriatico. In serata tempo verso un miglioramento ma ancora residui fenomeni sulle coste adriatiche.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino tempo instabile con piogge e temporali sparsi su settori tirrenici e Sicilia, variabilità asciutta altrove. Al pomeriggio piogge in arrivo anche sulle regioni ioniche. In serata e in nottata tempo in miglioramento con anche delle schiarite, salvo dei fenomeni residui.
Civita Castellana, guerra tra bande: processo per resistenza a uno degli arrestati del duplice ...
CIVITA CASTELLANA - È entrato nel vivo, davanti al giudice Caterina Mastropasqua, il processo per resistenza a pubblico ufficiale a carico di uno dei quattro cittadini marocchini finiti in carcere con l’accusa di tentato omicidio dopo il duplice accoltellamento avvenuto lo scorso 16 marzo a Civita Castellana.
L’imputato, 28 anni, era stato già arrestato due giorni prima del fatto di sangue, il 14 marzo, durante un blitz dei carabinieri scattato a seguito di una serie di episodi violenti che avevano messo in allarme il centro storico della città. Secondo le indagini, dietro quelle tensioni ci sarebbe stata una guerra di piazza tra spacciatori marocchini e tunisini per il controllo dello spaccio locale: i tunisini, in particolare, sembrerebbero aver tentato di scalzare i rivali, storicamente radicati sul territorio.
Durante l’udienza, uno dei militari intervenuti ha raccontato la dinamica dell’arresto: il giovane, fermato mentre viaggiava in auto con due connazionali in uscita dal centro cittadino, avrebbe tentato di opporsi con forza alla perquisizione personale e veicolare, finendo comunque in manette poco prima delle 17.
Quel blitz aveva portato anche al sequestro di una pistola calibro 22 nascosta in un doppiofondo della cucina, di un machete lungo 34 centimetri e di due ordigni artigianali. Per quel ritrovamento due tunisini, di 31 e 50 anni, erano stati arrestati con l’accusa di detenzione illegale di armi ed esplosivi.
Due giorni dopo, il 16 marzo, la situazione è precipitata: in via Giaretta, davanti all’ex cinema Flaminio, si è consumata una rissa violentissima tra bande rivali. Secondo le accuse, quattro marocchini – tra cui lo stesso 28enne – avrebbero accoltellato due tunisini di 22 e 27 anni, rimasti gravemente feriti. Per quell’episodio gli imputati restano in carcere con l’accusa di tentato omicidio, mentre un quinto connazionale, 35enne, è stato denunciato per favoreggiamento.
Il processo per resistenza proseguirà a gennaio, quando saranno ascoltati i testimoni della difesa, rappresentata dall’avvocato Luigi Mancini.
La presunzione di innocenza
Si ricorda che, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione italiana, ogni persona è da considerarsi non colpevole fino a sentenza definitiva di condanna.
50° anniversario dello stato di Papa Nuova Guinea
VETRALLA - Sabato il 20 settembre si è svolto al Giardino Segreto del Palazzo Piatti nel pieno centro storico di Vetralla una grande manifestazione internazionale per festeggiare il 50esimo anniversario dell’indipendenza dello stato di Papua Nuova Guinea. Per questo evento unico sono venuti partecipanti da tutto il mondo (più di 40 nazionalità presenti!) e anche direttamente dall’area Oceania diplomatici, artisti e rappresentanti a vario titolo per festeggiare il grande sviluppo di questo giovane stato che si è formato da più gruppi etnici con circa 800 lingue. Inoltre, era presente una numerosa delegazione di sacerdoti e seminaristi di Papua Nuova Guinea e vari stati insulari del Pacifico.
L’anniversario dell’indipendenza viene festeggiata ogni anno da qualche parte in Europa e quest’anno per l’Italia, l’evento era organizzato da dirigenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) che ha sede a Roma. Gli organizzatori hanno voluto scegliere Vetralla, quale location ideale per un’atmosfera intima e accogliente. Il programma prevedeva durante il giorno un street fair con artigianato e cibo tradizionale e dal tardo pomeriggio i festeggiamenti veri e propri con i discorsi ufficiali, l’inno nazionale, la preghiera comune per la nazione e brindisi alla nazione. A seguire veniva offerta una grandiosa cena basata su cibi tradizionali e internazionali e una sfilata di moda di una stilista papuana che presentava la sua nuova collezione di vestiti basata su quelli tradizionali. I festeggiamenti sono culminati in una esibizione di danze in costume con strumenti tradizionali di varie parti della Papua Nuova Guinea, di Samoa, Tuvalu, Tonga, ecc.
La giornata ha messo in evidenza la straordinaria diversità culturale di questo stato giovane e tutto l’area Oceania e il mutuo rispetto e la pacifica convivenza fra i popoli che ne fanno parte.
Il Giardino Segreto è un posto magico con un teatro all’aperto che di solito accoglie concerti e manifestazioni di musica classica organizzati dalla Associazione Musicale OperaExtravaganza, che questa volta ha ospitato questo straordinario e coloratissimo evento cosmopolita che ha fatto incontrare popoli e culture diverse a Vetralla
Susanna Ohtonen
Presidente OperaExtravaganza
Talete avvia l’installazione dei contatori smart a Carbognano
Soriano nel Cimino in festa con la Sagra delle Castagne 2025
Vitorchiano Solare: operativa la Comunità Energetica Rinnovabile
Pino in via Vicenza a rischio crollo, c'è l'abbattimento
VITERBO - Il pino situato all'incrocio tra via Vicenza e via Genova domani sarà abbattuto.
La decisione è stata assunta all'esito delle valutazioni tecniche di stabilità.
Le misurazioni effettuate, la marcata inclinazione del fusto e più in generale le condizioni dell'albero hanno spinto l'ufficio Verde pubblico a dare il via libera all'intervento radicale.
L'abbattimento del pino sarà eseguito Linea Verde Nicolini. La motosega entrerà in azione domani alle 14.
Per consentire le operazioni, il Comune ha disposto la chiusura temporanea del traffico. In particolare in via Vicenza, nel tratto compreso tra via Genova e via Treviso sarà istituito il divieto di transito dalle 14 di domani fino al termine dei lavori.
25 milioni per produrre idrogeno nel Lazio
di Fabio Tornatore
VITERBO - Ammonta a oltre 25 milioni di euro l'investimento destinato alla Regione Lazio per produrre idrogeno: si chiama REpowerEU ed è un progetto che mira al recupero di aree industriali dismesse, e da rimettere in sesto, per la produzione dell'elemento che potrebbe rivelarsi come nuova fonte di energia.
Il pacchetto fa parte di un mega investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dunque attraverso il debito comune europeo, di 500 milioni di euro, ed è suddiviso in tre sezioni: A, B, C.
La sezione A, da 2 milioni 462 mila euro, per completare un progetto denominato 'Helios', guidato dalla società capofila Engie Servizi spa. La sezione B, del valore di 6 milioni 300 mila euro, per il progetto 'Indego Green Hydrogen Hub' presentato dalla società Greenthesis spa e Indeco srl, per creare un polo per la produzione di idrogeno. La sezione C, da 16 milioni 416 mila euro, per il progetto 'Roma Hydrogen Valley' presentato da IP Industrial spa.
La produzione di idrogeno è un obiettivo ambizioso che l'Italia ha adottato da alcuni anni come alternativa alla produzione di energia da fonti fossili e quella da rinnovabili, considerata, secondo alcuni punti di vista, poco stabile e insuffuciente. L'idrogeno infatti può essere utilizzato come vettore energetico pulito in settori difficili da decarbonizzare come l'industria pesante e i trasporti, per immagazzinare e trasportare energia su lunghe distanze, e per garantire la stabilità del sistema energetico.
Parco Berlinguer, AAA idee cercasi
CIVITA CASTELLANA - Il concerto-evento di Loredana Bertè ha acceso i riflettori su Civita Castellana. Un grande show, una macchina organizzativa impeccabile, migliaia di persone, applausi e foto sotto il palco. Tuttavia, una volta concluso l'evento, una domanda ha iniziato ad insinuarsi tra i cittadini: che ne sarà di quel grande spazio 'intitolato' per l’occasione Parco Berlinguer?
La location del concerto, spostata dal centro storico alla zona di San Giovanni, ha sollevato critiche ma anche spunti di riflessione. Soprattutto da parte di chi, come il consigliere comunale Yuri Cavalieri di Rifondazione Comunista, ha colto la palla al balzo per rilanciare una proposta concreta: 'Ora facciamolo davvero, il Parco Berlinguer.'
Una provocazione? Forse. Ma anche un’idea che sta iniziando a fare breccia. Qualcuno ha proposto di trasformare l'area in una location attrezzata di tutto punto per festival e concerti di grande spessore. Il terreno in questione non è un parco ufficiale, non compare nella toponomastica cittadina e, fino a ieri, era solo un anonimo spazio verde. Ma per necessità si è trasformato in un’arena di spettacolo, e per la prima volta molti civitonici lo hanno visto con occhi diversi.
“Il concerto è stato un successo, ora però non si torni all’abbandono – ha commentato Cavalieri -.Quel luogo potrebbe diventare uno spazio verde curato, utile per la vita di tutti i giorni, non solo per gli eventi straordinari. Basterebbe poco: una staccionata, un dog park, qualche albero, qualche panchina e soprattutto la manutenzione fatta regolarmente'.
Insomma, uno spazio che potrebbe cambiare volto all'intero quartiere, da sempre carente di luoghi pubblici. Ma c'è di più. Proprio San Giovanni era rientrato nei progetti del Comune di trasferirvi la sede del mercato cittadino, un progetto che aprirebbe nuove prospettive per il quartiere, con più servizi e più spazio per la socialità
Secondo Cavalieri trasformare quell’area in 'Parco Berlinguer' potrebbe essere un gesto simbolico, ma anche pratico: per i bambini, per gli anziani, per chi cerca un po’ di verde sotto casa. Un investimento sulla qualità della vita e un freno a quella cementificazione che molti cittadini vedono con crescente preoccupazione.
La palla passa ora all'amministrazione comunale che dovrà decidere come e se destinare l'area a progetti futuri. L'assessora allo spettacolo Simonetta Coletta per il momento sembra avere le idee chiare: 'Mi impegnerò al massimo - ha detto - affinché serate come quella di sabato scorso possano ripetersi, con altri grandi nomi della musica che diano risalto a Civita Castellana'
Prima settimana dautunno per Viterbo e provincia
VITERBO - Dopo un settembre che ha regalato ancora giornate quasi estive, la Tuscia si prepara a vivere la prima vera settimana d’autunno. L’aria fresca, in arrivo dal Nord Europa, porterà infatti piogge, nuvole oltre ad un calo generale delle temperature, segnando l’inizio della nuova stagione.
Come accaduto ieri, anche questo martedì sarà caratterizzato da un cielo grigio con rovesci e locali temporali, accompagnati da un notevole abbassamento termico. Le massime, che nei giorni scorsi superavano i 25 gradi, scenderanno intorno ai 21–22, con minime vicine alla doppia cifra nelle zone interne.
Mercoledì sarà la giornata più instabile, con piogge a tratti e aria decisamente più frizzante. Giovedì, invece, inizieranno le prime schiarite: il sole tornerà a farsi vedere, ma senza rialzare le temperature, che resteranno pienamente autunnali.
Il fine settimana scorrerà tra cieli variabili e brevi rovesci, ma con un quadro più tranquillo. Le temperature si stabilizzeranno intorno ai 20 gradi, e domenica il sole potrebbe avere la meglio, pur in un contesto ormai lontano dal caldo di inizio mese. Insomma, per bagni al mare e relax sotto l’ombrellone se ne riparlerà il prossimo anno.
Sciopero USB, alta adesione nel Viterbese: lavoratori in piazza a Roma
Nocciole, Stelliferi & Viconuts pronte a finanziare il raddoppio dei lanci di vespa samurai
Capranica, fermata del bus senza cartello: l’appello dei cittadini
LEst! Est!! Est!!! Marathon chiuderà la challenge più antica
MONTEFIASCONE - Il calendario scorre veloce verso il 12 ottobre, verso il ventennale della Est! Est!! Est!!! Marathon che a Montefiascone lancerà la volata verso la conclusione del Circuito Maremma Tosco-Laziale. Quello viterbese sarà l’appuntamento di chiusura della challenge più rinomata del calendario italiano, quella che vanta una storia lunghissima che affonda le radici agli inizi del secolo, proprio come la gara viterbese, che si preannuncia imperdibile e che ha anche avuto due prestigiosi antipasti estivi, riservati ai giovanissimi.
Ma qual è la situazione del circuito dopo la corposa porzione primaverile? A comandare la classifica nelle varie categorie sono i seguenti biker: Alessandro Piccioni (Pol.Oriolo/JMT), Filippo Arcangeletti (Team Bike Palombara-Logic Bike/ELMT), Filippo Pauselli (Triono Racing Team/M1), Daniele Fabretti (Team Bike Palombara/M2), Francesco Giustinicchi (Bikeland Team Bike 2003/M3), Stefano De Santis (Donkey Bike Sinalunga/M4), Luca Chiodi (Team Bike Palombara-Logic Bike/M5), Enrico Cicerone (Donkey Bike Sinalunga/M6), Massimiliano Pelo (Gravel Proceno Aps/M7), Guido Bichi (Donkey Bike Sinalunga/M8), Ursula Arcangeli (Mtb Spoleto/MW1), Cristina Spagnolo (Mtb Castelli Romani/MW2), Laura Papi (Team Errepi/MW3).
Venendo alla gara (che vale anche per il New Marathon Lazio), sono stati confermati i percorsi che tanto successo hanno riscosso lo scorso anno, a cominciare dal tracciato Marathon di 60 km per 1.500 metri di dislivello dove la selezione presumibilmente sarà continua premiando chi riuscirà a tenere i ritmi più alti su un percorso dove non ci sono grandi asperità. Il percorso Granfondo sarà invece di 37 km per 1.300 metri. Entrambi prenderanno il via dal Palazzetto dello Sport di Montefiascone alle ore 9:00, prima il lungo, poi il medio e infine alle 9:30 le prove cicloturistiche aperte anche alle bici a pedalata assistita.
Il costo di partecipazione è di 30 euro, ma bisogna provvedere entro il 30 settembre per non incorrere negli aumenti previsti fino al weekend di gara. A fine evento confermato il tradizionale pasta party nell’ambito del quale si svolgeranno le premiazioni, che riguarderanno i primi 3 arrivati e i primi 3 di ogni categoria. In autunno poi si svolgeranno le premiazioni della challenge nel tradizionale appuntamento che fungerà anche da vernissage della nuova edizione.
Università Agraria, il Tar dà ragione a Giovanni Marchetti: sospesa la surroga
TARQUINIA - Nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha deciso di sospendere il provvedimento con cui l'Università Agraria di Tarquinia aveva sostituito il consigliere Giovanni Marchetti, eletto nella lista Civici per l'Agraria. Una decisione che riapre una vicenda iniziata a giugno 2025, quando l'ufficio preposto aveva rilevato un motivo di ineleggibilità a carico di Marchetti, a causa di un pagamento dimenticato di 380 euro, cifra irrisoria che è stata immediatamente saldata.
In seguito a questa segnalazione il presidente Alessandro Riglietti e il consiglio di amministrazione avevano votato la decadenza dalla carica e nominato Roberto Luccioli come suo sostituto.
Ora però il Tar ha accolto il ricorso presentato da Marchetti, ritenendo i motivi esposti 'meritevoli di approfondimento' e quindi ha sospeso il provvedimento, ordinando anche all'Ente, che non si è presentato all'udienza, di pagare 1.500 euro di rimborso spese legali. Si tratta, di fatto, di una vittoria per Marchetti, che torna in carica in attesa dell'udienza pubblica fissata per il 10 marzo 2026, quando si discuterà nel merito la vicenda.
Marchetti, fin da subito, aveva sollevato dubbi sulla legittimità del procedimento a suo carico: 'Ma con questa sentenza - dichiara infine - sento di aver fatto valere le mie ragioni. L'Agraria ha già annunciato che si costituirà in giudizio, ma io non intendo fare passi indietro'.